Inclusione

“Ognuno di noi è un genio.

Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi,

lui passerà tutta la vita a credersi stupido” 

Albert Einstein

 

L’Istituto “Obici” presta molta attenzione e concentra molte delle sue risorse nello sviluppo e nel miglioramento dell’inclusione scolastica. Da anni, infatti, il nostro Istituto lavora per accogliere nel migliore dei modi studenti e studentesse, offrendo loro un percorso di studi inclusivo e attento alle esigenze di ognuno, in linea con il concetto di personalizzazione della didattica, che emerge dagli studi più recenti in ambito pedagogico e didattico. 

 Come afferma, infatti, il professor Roberto Dainese dell’Università di Bologna, 

davanti a una struttura eterogenea e a esigenze e a bisogni differenti si può rispondere solo con risposte diversificate, ma contemporaneamente le singole risposte debbono necessariamente rientrare in una dimensione comune e di tutti: la classe e non il ‹‹caso››. È un guardare che diverge sul singolo per convergere sulla classe: è richiesto uno sforzo notevole basato su un vedere bifocale in grado di riconoscere la partecipazione di tutti nel gruppo classe come elemento di riferimento irrinunciabile. 

Principi cardine che guidano l’Istituto in questo costante miglioramento della qualità dell’inclusione scolastica sono l’Universal Design for Learning e il Modello bio-psico-sociale, che trova concretizzazione nella Classificazione Internazionale del Funzionamento (ICF). 

Ritroviamo, qui, infatti, un forte riferimento alle dimensioni psicologica e sociale, le quali – da un lato – sottolineano l’importanza della collaborazione fra professionisti provenienti da diversi ambiti di studio e – dall’altro – evidenziano la necessità di considerare il contesto, l’ambiente nei quali le persone agiscono. 

La prospettiva espressa dal modello bio-psico-sociale trova concretizzazione nell’ICF – Classificazione Internazionale del Funzionamento: con questo sistema di classificazione, elaborato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, muta totalmente il modo di guardare alle caratteristiche delle persone. Lo sguardo si sposta sul loro funzionamento; si sostiene, in questo modo, l’idea secondo cui le caratteristiche del contesto possono influire sul funzionamento e sui risultati, in questo caso, di studenti e studentesse. Secondo l’ICF, agire sul contestoaccrescendo i facilitatori e rimuovendo gli ostacoli – non significa negare le caratteristiche biologiche degli individui, ma rivendicare il fatto che il destino (anche scolastico) non è segnato. 

Questo modo di guardare alle caratteristiche dei singoli studenti e delle singole studentesse aumenta le opportunità in termini di partecipazione e si pone, quindi, come altamente inclusivo.

Il nostro Istituto aderisce alla rete CTI - San Polo di Piave, che progetta e realizza attività di formazione e documentazione nell'ambito della disabilità e dei BES. Afferisce, poi, al CTS di Treviso, Centro Territoriale di Supporto che offre strumenti e ausili digitali per studenti e studentesse con Bisogni Educativi Speciali.

Il nostro Istituto, inoltre, ha partecipato al Corso di Formazione “Dislessia Amica – Livello Avanzato”  organizzato dall’Associazione Italiana Dislessia, conseguendo il titolo di “Scuola Dislessia Amica”.

Contatti: inclusione@isisobici.edu.it

Allegati

PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E DI INCLUSIONE PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

Piano Inclusione 22_23