L’Obici discute con Rita Ragonese


Lunedì 8 marzo ricorre la celebrazione della Giornata internazionale dei diritti della donna. In tale occasione l’I.S.I.S. “A.V. Obici”, tramite GMeet, organizza un incontro-dibattito con la dott.ssa Rita Ragonese, già intervenuta in Istituto con la presentazione del romanzo “Tripoli La terra di chi”. La scrittrice dialogherà con diverse classi dell’Obici prendendo spunto da fatti attuali riguardanti la condizione della donna e i rischi a cui è spesso esposta, purtroppo, anche in ambito familiare.

Tale realtà è ben nota alla dott.ssa Ragonese in ragione della sua professione di assistente sociale, impegnata in progetti di prevenzione della violenza di genere e di tutela delle donne vittime di maltrattamenti e abusi. Come nel suo ultimo racconto “Il cielo viola” (link), pubblicato nel giornale on line “La martinella di Firenze”, traccerà possibili cambiamenti e vie d’uscite da tunnel esistenziali che sembrano senza soluzione, riferendosi anche alla “Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica”, nota come “Convenzione di Istanbul”. La delicata questione rientra nell’ambito del percorso di Educazione civica e della cultura della parità, contro le diseguaglianze e le discriminazioni e toccherà diversi aspetti di vita quotidiana riguardanti le donne e gli uomini, le ragazze e i ragazzi nel loro modo d’interagire e nell’impegnativa strada per realizzare il rispetto reciproco. Il compito di demolire stereotipi di genere e pregiudizi inconsapevoli, di allargare lo sguardo alle varie condizioni femminili, di valorizzare il ruolo familiare e lavorativo delle donne e migliorarne l'esercizio dei diritti non spetta soltanto all’universo femminile, ma a tutti i componenti di una società civile. Infatti ciascuno, con le proprie azioni individuali, con un continuo esercizio di autovalutazione dei propri comportamenti e del modo di ragionare, può avere un impatto positivo sulla società per un mondo basato sul rispetto dell’altro. Ogni persona in quanto tale può migliorarsi per contribuire alla realizzazione dell’eguaglianza, sancita dall’articolo 3 c.1 della nostra Carta costituzionale “Tutti i cittadini sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. E le studentesse e gli studenti dell’Obici s’impegnano in questo nobile scopo anche mediante il confronto attivo con esperti, come la dott.ssa Ragonese, al fine di costruire una società non violenta, più sana e inclusiva.